Se hai letto altri articoli di questo blog, avrai capito che il mio approccio non è dei più morbidi che ti siano mai capitati e di la verità, stai continuando a leggere quello che scrivo proprio perché l’approccio duro è proprio quello che sei costretto ad usare anche tu, a partire da quando ogni mattina apri il portone e attacchi la corrente all’interno della tua officina.
Questo se si vuole tenere ben saldo il timone di un’impresa, è l’unico sistema.
IO MI TROVO A MIO AGIO CON I MECCANICI COME TE, PERCHE’ NE A ME NE A VOI, PIACE GIRARE TANTO ATTORNO ALLE COSE.
Per questo, non posso fare a meno di toccare un argomento che non ti piacerà, ma credimi, devo farlo per farti riflettere su una tua dannosa quotidianità: la forza dell’abitudine.
Ti spiego cosa intendo.
Il più grande nemico della vendita in officina, nella figura del meccanico, del magazziniere e dell’accettatore, è la forza dell’abitudine che presto muta in svogliatezza per poi diventare capacità permanente di rimandare e deviare ogni decisione.
Se ti fermi a riflettere per qualche secondo, sai che quello che hai appena letto, succede anche all’interno della tua officina.
Siccome a me questa cosa fa parecchio incazzare, perché vedo che molti meccanici lasciano un sacco di soldi nel piatto per pura pigrizia loro o del personale di officina, dando via libera alla concorrenza indiretta (ricambisti, web e fai da te) di soddisfare le esigenze del cliente ho voluto elencare in 4 punti gli effetti dannosi di questa predisposizione:
1 – L’abitudine azzera gli stimoli.
Quando sei statico e non propositivo, non si muove niente all’interno del tuo magazzino. Ben presto
non ricevi più emozioni positive dal tuo lavoro. Sappi che questa cosa i clienti la notano.
2 – L’abitudine ti porta a replicare fallimenti.
Ricevendo delle risposte negative dai tuoi clienti, ti sentirai sempre più incazzato e in un secondo momento proverai rabbia se senti che qualche altro meccanico invece ottiene dei risultati che tu non raggiungi. Comincerai quindi a pensare che i tuoi clienti non capiscono, sono stupidi, non ti pagano e altre mille giustificazioni per coprire il fatto che tu non sai vendere in officina. Alla fine perderai la speranza.
3. L’abitudine ti fa rassegnare e rinunciare.
Accettare qualsiasi lavoro che entra dal tuo portone, compresi quelli con ricambi forniti dal cliente per la paura di perdere il lavoro, non è accontentare il cliente è intollerante sottomissione.
4. L’abitudine ti porta ad agire senza pensare.
Quindi collezionerai sempre più errori di valutazione. Muoversi senza una corretta analisi della situazione, è solo un modo come un altro per incasinarti la settimana lavorativa in officina.
Se non vuoi ritrovarti inghiottito da rotture di palle senza controllo, devi analizzare attentamente la tua condizione.
LE 4 SPIE DA TENERE SOTTO CONTROLLO NEL QUADRO STRUMENTI DELLA TUA OFFICINA
Se in questo momento sono accese di color arancione, tu mi insegni che non c’è l’obbligo di fermarsi, ma bisogna intervenire prima che diventino rosse.
Dunque…
1 – Usi ogni volta lo stesso metodo?
Se sei il titolare dell’officina e hai escogitato la tecnica “faccio quello che mi chiede il cliente”, sappi che sei prigioniero di una cattiva abitudine, specialmente in questo momento storico, se invece sei un accettatore e non porti valore aggiunto all’azienda che ti paga, sappi che non puoi dormire sonni tranquilli: con qualche centinaio di euro in meno, verrai sostituito quanto prima.
Fare solamente quello che ti chiede il cliente, non ti aiuterà ad aumentare le vendite in officina.
2 – Non succede nulla di nuovo.
Non c’è crescita e non ci sono nuovi clienti, quindi sei nella stessa situazione da molto tempo. Se sei ancora dov’eri anni fa, sappi che le cose non sono corrette. Un filo di vento potrebbe spazzare via tutti i tuoi sacrifici.
3. Non riesci a fare nessun tipo di offerta.
Non sei operativo, non approfitti della stagionalità, non contatti i clienti, non li vai a trovare. Nessuno è diventato bravo a vendere in officina, senza curare l’attività di PR con i clienti.
Tira su la testa dal cofano, spegni la lampadina che illumina il cambio che stavi smontando e accendi la lampadina delle idee.
4 – Stai sempre aspettando che cambino le cose.
Ti faccio una confidenza: le cose cambieranno, ma in peggio. Se sei speranzoso che arrivi un fenomeno tipo quello delle revisioni che sono passate da 10 a due anni, o che arrivi l’ennesima cosa bizzarra tipo quella del bollino blu, lascia perdere. Se stai aspettando il treno giusto, perché anche tu meriti delle soddisfazioni, sappi che la strada ripida e piena di insidie dell’imprenditoria italiana, te la devi fare a piedi.
SVUOTA IL CASSETTO DELLA ROUTINE SBAGLIATA E RIEMPILO DI DECISIONI CORRETTE
Lo sai meglio di me, per un meccanico prendere le decisioni è un’abilità fondamentale. Molte volte decidere se il problema è il sensore di giri o un regolatore di pressione comporta molta esperienza. La stessa esperienza ti serve per prendere decisioni strategiche per la tua officina. Decidere di metterti a vendere in officina è una di queste, è una decisione strategica e fottutamente essenziale.
Decidi di vendere in officina già da domani mattina, non rimandare, non aver paura di testare, se sbagli non butti via un ricambio che hai montato prendendo una decisione sbagliata, ma se fai giusto i risultati saranno sensazionali e in pochi mesi il tuo direttore di banca, comincerà ad offrirti il caffè.
Rimani qui, rimani su Vendere in Officina | Strategie di Marketing per Autoriparatori