Steve Jobs era un vero rivoluzionario, non si è mai affacciato alla vita professionale in maniera convenzionale. Ha abbandonato l’università, è stato definito prepotente, arrogante, odioso, insopportabile e apatico, ma essere un ribelle, ovviamente non fu il segreto dietro successo di Steve Jobs.
Steve Jobs aveva una mente geniale, oltre ad una predisposizione innata per la tecnologia. Era affascinato dall’informatica: al liceo entra a far parte del club di elettronica, aveva un talento naturale e riusciva nella materia nonostante non avesse conseguito la formazione teorica e tecnica.
Le consapevolezze di Steve Jobs sono riportate ovunque, ma a mio avviso nemmeno l’essere un talento naturale dell’elettronica è il segreto che sta dietro al successo di Steve Jobs. La Silicon Valley pullula tutt’ora di talenti nel mondo dell’informatica.
Inoltre Steve Jobs era un genio del design: era ossessionato dalla creazione di oggetti che non fossero solo funzionali, ma anche belli esteticamente. Il suo senso estetico non si applicava solo per la parte esteriore degli oggetti; ma anche la parte interna doveva essere bella esteticamente, un po’ come nelle Zonda di Horacio Pagani, dove ogni componente è un’opera d’arte.
Le cose belle però sono relative, una cosa che piace a me, a te magari può far schifo, quindi neanche il senso estetico fu alla base del successo di Steve Jobs, quella era una sua ossessione personale.
SE TI STAI ISPIRANDO A STEVE JOBS PERCHÈ IL “SIATE AFFAMATI SIATE FOLLI” FÀ FIGO, SAPPI CHE NON TI SERVIRA A MOLTO NELLA TUA OFFICINA
Ciò che realmente ha consentito a Steve Jobs di essere davvero unico, è stata la sua immensa abilità nel marketing!
Per questo motivo ti chiedo di metterti comodo e cercare di assimilare al massimo il contenuto di questo articolo, perchè se lo studierai in profondità in ogni singola frase, potrai godere di un vero e proprio vantaggio rispetto ai tuoi concorrenti e potrai di conseguenza aumentare le vendite in officina.
Vediamo quindi alcune delle decisioni di Marketing prese da Jobs, che gli hanno permesso di creare la più importante azienda al mondo e cerchiamo di capire come puoi ispirarti alla Apple con la tua officina.
Come prima analisi, dobbiamo considerare la forza del nome “semplice”.
Tra il 1970 e il 1980, sul mercato c’erano centinaia di brand di personal computer, ma la maggior parte di questi non erano altro che estensioni di linea di marchi provenienti da altri settori esistenti: ad esempio AT&T, DICTAPHONE, SIEMENS, MOTOROLA e molti altri. Inoltre molti di questi brand avevano nomi strampalati tipo Commodore o Osborne.
Quello che differenziò la Apple dagli altri brand del settore non stava nell’hardware, ma nel nome.
Apple è un nome semplice, ed è facile per le persone associarlo immediatamente ad un’azienda precisa. Inoltre, il nome di Apple permette anche di usare il logo della mela morsicata per mantenere il nome dell’azienda nella mente delle persone, cosa che non avrebbe funzionato se chiamava la sua azienda “Jobs & Wozniak Company“.
Si può ottenere lo stesso effetto chiamandosi “Officina Vito Catozzo e Figli”?
Io non credo.
La forza di avere un brand secondario.
Nel 79, durante una visita a Palo Alto Research Center della Xeron, Jobs vide un prototipo di computer con un’interfaccia utente grafica. Al posto che digitare i comandi, come si faceva un tempo, l’utente usava un mouse e si spostava sull’interfaccia, cliccando sul menù.
Questa tecnologia si sposava perfettamente con la filosofia di Jobs, che sognava di rendere i computer facili da usare e adatti alla grande distribuzione.
Per questo si mise subito al lavoro per replicare la tecnologia che aveva visto.
Il 24 gennaio 1984, Apple presenta il Macintosh.
Fino a quel momento, Apple aveva dato nomi abbastanza simili alla sua linea di PC: Apple I, Apple II, Apple IIe. Il Macintosh invece aveva un nome unico, ha quindi creato una nuova categoria di prodotto.
La maggior parte degli imprenditori lo avrebbero chiamato Apple III, ma non Steve Jobs.
Da questo punto puoi cogliere uno spunto molto importante: se di mestiere fai il meccanico, nella tua insegna deve esserci scritto meccanico.
Quando leggo una sfilza di servizi offerti nelle insegne delle officine, mi parte un nervoso che prenderei la scala e andrei io stesso a smontarle. Il cliente compra un risultato e non la sfilza di servizi tecnici che descrivi nella tua pubblicità.
La forza di avere un nemico da combattere.
A volte il modo migliore per posizionare un brand a cercare un nemico nel tuo settore e diventare il suo opposto. Per Apple il nemico era ovviamente IBM, che ai tempi possedeva circa il 50% del mercato dei PC.
Jobs ha seguito precisamente questo concetto con il famoso spot pubblicitario nel 1984 del Super Bowl, in cui annunciava il lancio del Macintosh. Ciò che rende lo spot estremamente potente, era il fatto che quasi tutti, immediatamente riconobbero il grande fratello, che rappresentava la conformità: Apple si proponeva come alternativa a IBM (lo spot andò in onda una sola volta). Jobs seguì lo stesso schema successivamente con gli advertising per il Mac contro il pc.
Cosa offre la tua officina rispetto alle officine dei tuoi concorrenti? Riesci a dimostrare di essere diverso o stai portando via i clienti alla concorrenza con la geniale strategia del prezzo più basso, attività che ti fa salire nel treno superveloce diretto verso il fallimento?
La forza di essere il primo in una categoria.
Nel corso della sua carriera da leader della Apple, Jobs ha più volte lanciato un nuovo prodotto come primo brand di una nuova categoria:
- Toy Story, della Pixar. Il primo lungometraggio interamente realizzato usando il computer;
- L’iPod, il primo lettore musicale con disco rigido;
- L’iPhone, Il primo smartphone touch screen.
- L’iPad il primo tablet.
Nel nostro settore un esmpio lampante potrebbe essere Garglass.
Cosa puoi offrire di diverso rispetto ai tuoi concorrenti? In cosa realmente la tua officina può distinguersi dalle altre?
La forza di una categoria diversa.
Inizialmente tutti erano molto scettici sull’iPhone.
Jobs lo aveva descritto come una combinazione tra un iPod, un cellulare, un dispositivo per la navigazione su Internet, tutto in uno.
Nella mente delle persone è subito scattato un allarme, perché la storia dice che i dispositivi convergenti spesso e volentieri non funzionano.
Il Nokia comunicator ad esempio, che era sul mercato da diversi anni e combinava insieme un assistente personale digitale con un cellulare, è stato un totale disastro.
Quello che è emerso poi è che l’iPhone in realtà, non è un dispositivo convergente. Jobs inizialmente potrebbe essere stato frainteso, ma ormai non è rilevante.
L’iPhone è passato alla storia come il primo smartphone touchscreen.
Ma questa caratteristica non sarebbe stata l’unica a garantire il suo incredibile successo. Infatti lo è il modo in cui l’iPhone gestisce le centinaia di migliaia di app create per essere scaricate e utilizzate dagli utenti. Così come le e-mail hanno reso leader BlackBerry, le app hanno decretato successo di iPhone, rendendolo più di un semplice cellulare, più di un semplice lettore musicale e più di un semplice dispositivo Web.
L’iPhone era qualcosa di completamente innovativo.
Qualsiasi cosa tu riesca ad offrire rispetto ai tuoi concorrenti, che dalla parte del cliente viene percepita come valore inaspettato, può darti un vantaggio competitivo non da poco.
L’unica cosa da fare: aguzzare l’ingegno e testare.
La forza del messaggio verbale.
Quando sei il primo brand in una nuova categoria le persone potrebbero fare fatica a capire fin da subito chi sei e che cosa vendi. Steve Jobs ha fatto un lavoro straordinario nel semplificare non solo i suoi prodotti, ma anche il messaggio con cui li ha presentati.
Con le due famosissime parole “Think different”, Jobs comunicava la differenza essenziale tra il Macintosh e ogni altro PC.
Con quattro parole: “1000 canzoni in tasca”, Jobs ha comunicato la differenza sociale tra l’iPod e gli altri lettori MP3 che potevano contenere solo 30 brani.
Trova un messaggio unico, che permetta al cliente di collegarlo immediatamente alla tua officina, un colore, un logo, un sistema, un modo. Lavora per rimanere nella mente dei clienti e dimenticati “azienda giovane e dinamica” o altre stupidaggini senza senso.
La forza di un aspetto visivo d’impatto.
Le parole sono utilissime per comunicare un messaggio, ma l’aspetto visivo può raggiungere emotivamente le persone in modo molto più profondo, dove le parole non possono arrivare. Jobs ha compreso il potere delle immagini come nessun altro amministratore delegato al mondo e ha sfruttato in modo estremamente efficace l’aspetto visivo in modo semplice ma con un forte impatto.
- La mela morsicata di color arcobaleno per Machintosh;
- Gli auricolari bianchi per l’iPod;
- La mela morsicata bianca, attuale logo di Apple Inc. e che si trova oggi su tutti i dispositivi.
Le presentazioni dei prodotti di Jobs, erano sempre estremamente potenti a livello visivo. La prima cosa che salta all’occhio, è la sua coerenza nel vestire. Dal 1998 al 2011 (periodo del suo ritorno in Apple), saliva sul palco sempre in dolcevita nero, jeans e New Balance, quando doveva presentare i nuovi prodotti.
C’è qualcosa che contraddistingue la tua officina dalle altre a livello visivo? Una divisa, un totem, un logo particolare?
La forza di possedere più brand per proteggere i fianchi.
Apple non è diventato la prima azienda al mondo facendo estensione di linea, lo è diventata grazie all’introduzione sul mercato brand differenti.
Prima di tutto, Apple Inc. ha creato il computer Apple e basta. Il computer Apple è morto congiuntamente alla categoria degli home computer.
Oggi Apple è il nome di un’azienda non di un prodotto. Apple Inc. possiede diversi brand: Mac, MacBook, iPad, iPhone e iPad.
Se vuoi fare il gommista come servizio aggiuntivo a quello che già fai come autoriparatore, non lo puoi fare aggiungendo “servizio gomme” ai già numerosi servizi offerti. Lo devi fare sotto un’altro marchio se vuoi che l’attività di gommista prenda la piega giusta.
Evita le continue estensioni di linea sotto lo stesso marchio, queste attività distraggono solamente il cliente e non sarai mai percepito come l’esperto di qualcosa, se fai più cose sotto lo stesso marchio.
Purtoppo pochi amministratori delegati sono capaci di prendere decisioni come Steve Jobs e conoscere i principi del branding bene come lui. Ci ha lasciato veramente un’eredità incredibile.
Se seguirai il principi del branding come ha fatto lui, avrai la possibilità di costruire un’azienda di grande successo, che nella tua area di competenza può diventare la Apple.
Ma per fare questo, devi andare al di là del “siate affamati, siate folli“.
Un titolare di officina di questi tempi è già una persona affamata, e soprattutto è già una persona folle… E tu lo sai bene!
Se in ufficio hai una foto di Jobs, a fianco mettici la tua.
Alla prossima!