I piccoli imprenditori in genere, quando iniziano ad avere problemi pensano a come contenerli o a come tamponare la situazione per un po’, invece di agire in profondità intervenendo direttamente sulla causa.
Lo stratagemma che attivano solitamente è sempre lo stesso:
- Tagliano i costi pubblicitari. Non parliamo del marketing perché questa è un’attività tabu. Basta innovazione con successivo taglio degli acquisti e di conseguenza meno creditori, con il risultato più che normale di far colare a picco il lavoro e di conseguenza il giro d’affari;
- Ovviamente tagliano il personale e di conseguenza pagano più straordinari a quei 4 gatti stanchi che rimangono a lavorare, oppure riducono l’orario con conseguente perdita di clienti.
- Assieme al commercialista fanno dei “giochi di prestigio” per cercare di ripararsi dai debiti e avere dei costi di gestione più snelli.
Se ti riconosci in queste tre attività (che non funzionano se vuoi salvare la tua officina), rimani incollato al monitor.
Sui primi due punti ho già parlato diverse volte nel blog di Vendere in Officina, in questo articolo quindi cercherò di approfondire con parole mie, quella che è la tematica del terzo punto.
Infatti in questo articolo ragioneremo brevemente sui diversi tipi di Partita Iva e delle differenze che esistono fra uno e l’altro, sugli aspetti positivi e quelli negativi, in modo tale che tu riesca – a grandi linee – a capire quale sarà la scelta migliore da fare.
SI! Va bene anche per te che l’officina l’hai già aperta da qualche anno o l’hai ereditata da tuo padre.
Perché le parole che leggerai tra poco, servono nel caso tu abbia un’officina già avviata o nel caso tu abbia intenzione di aprirla da zero.
Nel caso tu voglia aprire una tua officina da zero infatti, le informazioni che ti darò saranno indispensabili per scegliere in modo consapevole ed efficiente che tipo di impresa aprire e non ritrovarti con spaventose sorprese fra qualche anno.
Nel secondo caso, ossia se parliamo di officina già avviata e con magari qualche problema, potresti evitare in tempo molte spese per sistemare l’assetto societario.
Sarò chiaro fin da subito:
questo articolo è adatto a chi è realmente interessato alla propria azienda. Chi invece usa l’officina solo come un Bancomat, può interrompere serenamente la lettura perché la cosa non fa al coso suo.
Ma procediamo…
IL MODO DI PENSARE SBAGLIATO SULLE IMPRESE INDIVIDUALI E SULLE SOCIETÀ DI PERSONE (SNC & SAS)
A meno che l’officina non l’abbiamo ereditata, siamo partiti tutti da qui: una forte passione ha spinto un giovane meccanico che lavorava come dipendente, a fare uno dei passi più importanti della vita, ossia mettersi in proprio.
Presa questa decisione, ci si trovava di fronte ad una scelta a noi totalmente sconosciuta, ossia decidere che tipo di partita iva creare per poter cominciare a lavorare.
Ovviamente questo giovane Titolare di Officina non ha molte risorse, l’entusiasmo non manca ma i soldi si.
Inoltre non pensa di fare grandi numeri, almeno nel primo periodo, si informa quindi su come mettersi in regola con “le carte” cercando magari dal commercialista o all’associazione artigiani, su cosa gli convenga fare. Si trova quindi davanti a un bivio: scegliere fra una società di persone o una società di capitali.
La prima scelta gli sembra subito una meraviglia:
- È semplice da gestire e ha un’amministrazione snella e rapida;
- Non ha determinati obblighi burocratici da portare avanti;
- Non serve capitale sociale iniziale;
- Ha la possibilità di lavorare con il bilancio in perdita.
Insomma, BIM BUM BAM!!!
Aperta la partita IVA come ditta individuale e il sogno comincia.
Inoltre stiamo parlando di un sogno che costa poco, è semplice da gestire, non è una catastrofe se ha delle perdite, in pratica una vera e propria meraviglia.
Ah sì???
Vediamo…
Le caratteristiche generali di una società di capitali (SRL o SRLS)
- È caratterizzata dalla separazione patrimoniale; quindi qualsiasi cosa che è tua rimane tua, mentre qualsiasi cosa che invece è dell’azienda rimane dell’azienda.
- È fondata su un capitale sociale;
- È più complessa da gestire dal punto di vista amministrativo;
- Ha più sbattimenti burocratici ed amministrativi obbligatori;
- A livello gestionale è più costosa.
A primo impatto, con queste carte in tavola potremmo pensare che la società di persone o ditta individuale sia la scelta migliore, più semplice, più facile nella gestione e meno costosa per chi sta iniziando la sua attività in proprio.
Contiene innumerevoli vantaggi ed è per questo motivo che è la scelta di molti.
Quando si fa impresa – soprattutto all’inizio – non si tiene però in considerazione una cosa fondamentale: i rischi.
Il famoso rischio d’impresa, è un elemento sottovalutato da molti per un semplice motivo: l’eccessivo entusiasmo!
Quando sei in fase di apertura della tua nuova officina, sei talmente euforico che tutte le notizie che senti di imprenditori che non ce l’hanno fatta, non ti toccano minimamente e di conseguenza non pensi che potrebbe capitare che le cose ti vadano male.
Capisco che nella vita ci voglia ottimismo, ma certe decisioni vanno prese in maniera scrupolosa.
Non voglio essere quello che porta sfiga, ma se non è il primo dei miei articoli che leggi, dovresti ormai aver capito che quando parlo lo faccio a ruota libera e la verità è che le cose potrebbero mettersi davvero male e tu devi essere pronto.
La vera differenza fra i due tipi di P.I. di cui ti ho parlato infatti non è la semplicità di conduzione, non sono le questioni burocratiche. La differenza è in quella che in termine tecnico si definisce separazione patrimoniale.
Il problema è che lo si scopre nel momento in cui si cominciano ad avere problemi economici, quando ci sono momenti di difficoltà, quando i clienti non arrivano.
E quando tu sei in questa situazione, puoi fare tutti i corsi per vendere in accettazione o che ti istruiscano a scrivere i post su Facebook più fighi, ma la situazione non cambierà in ogni caso, perché se la tua officina sta girando male, tu sei nella merda anche con i beni tuoi.
Tu e la tua officina siete la stesa cosa, siete legati “fin che morte non vi separi” e quando le cose vanno bene, i soldi della tua officina sono i soldi tuoi, mentre quando vanno male, i debiti della tua officina sono debiti tuoi!
Se la chiudi, i creditori ti verranno a cercare A VITA!
E se hai un pezzo di casa, i tuoi creditori possono pignorartela anche se tuo padre te l’ha lasciata in eredita.
Questo è il vero grande inganno della ditta individuale o della società di persone.
Questo tipo di formule, che vengono scelte all’inizio per la loro convenienza sia in termini economici che di gestione, sono l’equivalente di mettere la testa in una ghigliottina.
Bisogna smetterla di cercare sempre la via più facile e furba, perché il più delle volte una scelta che apparentemente può sembrare furba, è una scelta del cazzo!
E non pensare minimamente che se trasformi “in corsa” la tua individuale indebitata in Srl unipersonale le cose cambino, perché se l’azienda trasformata ha dei debiti, ci sarà comunque il coinvolgimento diretto dell’imprenditore o dei soci.
Fare questo cambio in corsa non serve perché si sono già formate quelle condizioni per cui la responsabilità ricade su di te comunque, anche se trasformi il tipo di azienda.
Qual è quindi la conduzione aziendale più corretta?
Personalmente sono per la Società a Responsabilità Limitata.
Ovviamente, non puoi gestirla a livello contabile alla cazzo come si farebbe con un individuale, perché anche se è vero che ti tiene al riparo da molti rischi, potrebbe limitarti quando hai bisogno di liquidità e ti rivolgi alla banca, perché comunque ti chiederebbero la firma come garante e saresti legato fino a che non hai chiuso il mutuo o il fido.
Inoltre una società di capitali ha tutta una serie di vantaggi ma questo non è il luogo dove approfondirli.
Qualunque sia la tua conduzione comunque, un suggerimento che ti voglio dare è quello di tenere sempre separata la tua liquidità personale da quella dell’azienda, solo così avrai una gestione imprenditoriale di base.
Inoltre se sei nelle condizioni di farlo, discuti con il tuo commercialista sul come fare per trasformare la tua individuale o SNC in SRL o SRLS. So già che ti scoraggerà nel farlo, ma sappi che uno dei motivi di tenerti in contabilità semplificata è perché lui così lavora meno.
Non ascoltarlo, dividi quanto prima il tuo patrimonio personale da quello aziendale…
Nella vita non si sa mai!
Ci rivediamo da queste parti…