Anche se in prima elementare odiavi la matematica e quella racchia della maestra ti stava anche sulle palle, ricorderai sicuramente che 1 + 1 = 2 e sei cresciuto con il pensiero che la matematica non è un’opinione.

Effettivamente questa cosa è reale: i numeri dicono sempre la verità.

C’è però il rischio di intenderli nella maniera sbagliata e di conseguenza di non capirne il vero percorso.

Magari in officina tu hai il compito di occuparti dell’area amministrativa e questo incarico lo ricopri con maestria da diversi anni, quindi ti fermo subito: NON STO PER DIRTI CHE NON SAI FARE I CONTI.

Questo articolo ti aiuterà a capire tutte le bugie che i numeri ti raccontano sui tuoi clienti.

Qui su Vendere in Officina siamo tutti soggetti molto pratici, quindi, ritenendo che anche tu sia una persona che vuole andare subito sul concreto, questo articolo lo scriverò in modo tale che metta a confronto due situazioni che in officina capitano quotidianamente, cercando di farti evitare errori che vanno a erodere il tuo margine.

Se sei passato dal frigo e hai impugnato la birra, possiamo partire…

Per oggi hai in appuntamento due tagliandi con kit distribuzione da fare e le auto in questione sono due Golf 7 – 1.6 TDI con 210 mila km. Le auto sono identiche e le clienti, Elisa e Marika, stanno attraversando il tuo cancello proprio in questo momento.

Elisa è una persona molto decisa, sa esattamente cosa vuole e quando ha avuto l’appuntamento per il tagliando preso al telefono, oltre ad averti chiesto per quanto avresti trattenuto l’auto, non ha fatto altre domande.

Al momento della firma dell’ordine di lavoro, gli comunichi che l’intervento avrà un costo di circa 1000 euro e la sua risposta è un semplice “mi fido di voi, fate quello che c’è da fare.”.

Quando domani mattina Elisa passerà a ritirare l’auto, ti consegnerà la carta di credito e la tua prestazione sarà saldata prima che vi salutiate con un’amichevole stretta di mano.

Hai mai avuto un cliente migliore di questo?

Ora in ufficio entra Marika, che prima di aver scelto di affidare l’intervento alla tua officina, ha fatto 5 preventivi (oltre al tuo) con altri meccanici. Per qualche motivo sa che sei la scelta giusta, ma comincia a chiederti se la pompa dell’acqua che si è trovata nel tuo preventivo è proprio da cambiare, perché ha sentito che se non perde non serve. Inoltre ti chiede di non fargli spendere tanto e di fare solo quello che c’è da fare.

A questo punto passi mezz’ora a fargli un corso su come funziona un premistoppa, spiegandogli che se si mettese a perdere tra 30 mila km, bisognerebbe tirare giù tutto nuovamente. Lei decide di andare, ma non è del tutto convinta e tu sai già che domani mattina venendo a ritirare l’auto, si inventerà mille storie come al solito.

Il tuo sesto senso non sbaglia! Infatti al momento del conto, identico al preventivo, comincia a chiederti di fargli un po’ meglio e che intanto ti lascia un acconto di 200€ su un conto di mille.

Per saldare totalmente la fattura, Marika ci mette 4 mesi ad acconti sempre di 200€ sollecitati telefonicamente dalla tua segretaria e ogni volta che viene, si inventa un rumorino nuovo per ricordarti che non hai fatto un buon lavoro.

Alla fine della fiera, anche Marika ti paga 1000€, esattamente come Elisa.

Proprio a questo punto, quando chiudi il conto e ti senti tranquillo di aver incassato i tuoi soldi, i numeri cominciano a modificare la verità.

Mettiamo il caso (solo per comodità didattica) che come margine netto un servizio del genere ti porti 500€.

Elisa e Marika ti hanno fatto guadagnare 500€ a testa?

Assolutamente no.

Lavorando con Marika hai perso tempo tra preventivo, accettazione veicolo e gestirla ogni volta che veniva a lamentare quel rumorino generato nella sua testa, solo per vedere se riusciva a sfilarti 100€ di sconto. Tempo che potevi benissimo aver investito in altre attività remunerative.

Ma non è finita, perché l’intervento di Marika, che ti ricordo ci ha messo 4 mesi per pagarti, ti ha costretto ad anticipare soldi per saldare i ricambi prima di incassare e questo ritardo ti causa un altro invisibile problema.

Infatti questo genere di modalità d’incasso, va a danneggiare il delicato bilanciamento che hai fra entrate e uscite, e ti costringe ad affidarti più del dovuto, a strumenti come il fido di cassa o l’anticipo fattura e questi strumenti non sono gratuiti, quindi vanno considerati insieme al tuo tempo perso, come costi che vanno a “mangiare” parte di quei 500 euro, che hai guadagnato pieni nel caso di Elisa.

La storia di Elisa e Marika, sono l’esempio lampante che i clienti non sono quasi mai identici.

Per questo che dico sempre che se non stai attento, più clienti rischiano di farti saltare per aria.

COSA FARE PER AVERE PIÙ CLIENTI “ELISA”

Prima di tutto devi accettare una verità sacrosanta: il tuo organico e le tue risorse sono poca cosa.

Nel senso che non hai soldi infiniti e non siete in 200 in officina.

Per questo motivo, ogni briciolo di energia investita deve avere il massimo ritorno possibile, di conseguenza non puoi lavorare con gente come Marika, ma è fondamentale che tu tratti soltanto con clienti Elisa.

I clienti giusti, non ti rubano tempo e risorse.

Il ragionamento di molti titolari di officina però è proprio contrario: “visto che siamo una piccola realtà, dobbiamo necessariamente lavorare con chiunque entri da quel portone offrendo di tutto.”.

Ma questo è l’equivalente di voler suicidarsi…

Perché più allarghi la gamma di servizi offerti, più sei considerato un generalista e più sei considerato generalista, meno la gente rispetterà la tua professionalità.

Cominceranno a saltare gli appuntamenti senza che nessuno ti avvisi, cominceranno a chiederti di fare degli interventi che sono solo rotture di palle dove non guadagni nulla, cominceranno a pagarti quando vogliono loro, a chiederti sconti su sconti, a contestarti i lavori e tutta una serie di cose che stanno già frullando dentro la tua testa e che quindi non ha nemmeno senso che io te le scriva.

Quando ti trovi in situazioni come queste il problema non è soltanto il cliente, il punto critico dell’intera faccenda siete tu e il tuo marketing, quest’ultimo non creato ad hoc per attirare solo e soltanto potenziali clienti perfettamente in target.

Quello che devi fare è accettare che ci sono clienti buoni clienti cattivi e decidere di lavorare solo e soltanto con i buoni. Sono consapevole che la cosa ti spaventa. So che stai pensando alle bollette da pagare, ma tranquillo, non parlo di scelte drastiche da un giorno all’altro, ma di un cambio di mentalità è fondamentale.

Perché bruciare le tue energie per clienti che non ti fanno guadagnare, non farà crescere la tua officina e non ti fa dormire sonni tranquilli.

TRE PUNTI FONDAMENTALI PER SOSTITUIRE I CLIENTI CATTIVI CON QUELLI BUONI

1) Lavora sul tuo marketing: studia i materiali che trovi su Vendere in Officina e crea un posizionamento forte per la tua impresa, che faccia percepire ai potenziali clienti in target che sei l’unica soluzione per loro. Questo ti permetterà di eliminare mano a mano, tutti quelli che non rispettando la tua professionalità.

2) Elimina i clienti cattivi: non deve succedere dall’oggi al domani, ma deve essere fatto. Smetti di mandargli il richiamo della revisione o offerte di ogni tipo. Un cliente non in target ora, non lo diventerà e rimarrà sempre comunque un rompi coglioni.

3) Trova nuovi clienti; non con la pubblicità scema però, ma con attività specifiche e raffinate che ti consentano di attirare a te proprio il tipo di cliente che vuoi. Ma prima di cominciare cerca di posizionarti, perché senza un buon posizionamento, non è possibile fare nessun tipo di attività in modo efficace.

Non dimenticarti che i numeri dicono la verità solo se tu la vuoi sentire!

Quando ne hai voglia mi trovi sempre da queste parti, oppure tramite la pagina consulenza.

Perseverare non sempre è diabolico…

Max.

Sicuramente ti sarà capitato una volta nella vita, di guardare uno di quei film d’azione dove c’è un uomo che da solo riesce far fuori decine e decine di nemici grazie al suo sangue freddo è alla mira da tiratore scelto.

Dei veri e propri eroi che grazie al loro arsenale di armi, riescono a mettere a segno un colpo dopo l’altro, sterminando tutti i cattivi e salvando la bella, che sistematicamente i criminali tengono in ostaggio.

Cosi come fanno “i buoni” dei film d’azione, tu devi combattere giorno e notte contro i cattivi, che nel nostro caso sono gli errori quotidiani che potrebbero portarti a drammatiche situazioni economiche, mentre la bella da salvare è la tua officina ovviamente.

In questo articolo vorrei trasferirti quello che c’è da sapere per mettere in sicurezza la tua officina, perché quello che stai per apprendere fa tutta la differenza del mondo tra l’avere un’officina forte e in crescita e una che ti costringe a farti vendere la casa per pagare i debiti.

Partiamo da un presupposto importantissimo: per quanto riguarda una piccola e media impresa, nel nostro caso un’officina, il generale al comando non sei tu, ma la cassa.

Si, hai capito bene, tu sei più o meno un maggiore o un colonnello, che ha facoltà di prende tutte le decisioni tattiche, ma che prima di avviare un’azione deve essere autorizzato da un superiore, ecco, il tuo comandante è la cassa della tua officina.

E questo deve avvenire per il semplice fatto che la cassa rappresenta la vita della tua officina e quando arriva a zero il gioco è finito, GAME OWER, KAPUTT!

Magari riesci a “tirare avanti” un altro po’ indebitandoti, ma prima o poi l’inevitabile sipario si chiuderà lo stesso.

Ti faccio un esempio: se domani mattina Amazon dovesse commettere un grandissimo errore da un punto di vista di marketing che gli facesse perdere milioni di dollari, non sarebbe un problema. Amazon ha talmente tanti soldi che anche dovessero perdere diversi milioni, l’azienda resterebbe in piedi solida come sempre, supportata dalla sua praticamente infinita ricchezza e naturalmente dal suo brand oramai nella bocca di tutti.

Per Amazon (che i soldi non li fa con l’e-commerce ma da “Amazon Web Services”, il servizio che gli permette di controllare il 51,8% dell’infrastruttura Cloud – ossia servizi web che vende ad altre aziende a livello mondiale -, seguito da lontano da Microsoft con il 13,3%, Alibaba con il 4,6%, Google 3,3%, e IBM con l’1,9%,) la cassa non la fa da padrone e di conseguenza può permettersi tutti gli errori di valutazione che vuole, continuando sempre comunque ad esistere.

Mentre Amazon può buttare milioni e continuare ad esistere, se tu fiammi con un solo errore alcune migliaia di euro, salti per aria, finisci i soldi, ti riempi di debiti e la giostra si ferma.

Nel tuo caso la cassa la fa da padrone, nel senso che puoi permetterti di investire nelle tue attività di marketing, un numero limitato di soldi.

Quindi devi renderti conto che se consumi tutta la casa sei finito e capire che il tuo scopo è spendere al meglio il poco denaro che hai a disposizione, cercando quindi di ottenere il massimo del risultato possibile con il minimo investimento.

Appurato questo, possiamo analizzare il secondo punto che voglio affrontare.

Se sei qui su Vendere in Officina, dovresti quantomeno aver capito che siamo entrati già da un pezzo in una nuova era, in cui per vendere al meglio i servizi in officina c’è bisogno del marketing prima di tutto.

L’epoca dove bastava aspettare il cliente mandato da un altro, avendo come unica spinta il fatto di aver aperto in una strada di passaggio è finita. Nella testa ottusa della maggior parte dei titolari di officina purtroppo questa cosa è ancora realtà, ma per chi fa parte di Vendere in Officina, quel mondo è finito da un pezzo, perché siamo tutti consapevoli che solo attraverso il marketing-prima, che è realmente possibile portare dignitosamente avanti la propria impresa.

Ma c’è un problema!

Ovvero una realtà statica e irremovibile a cui nessuno potrà mai opporsi: ossia che il mercato cambia continuamente e velocemente, e se vuoi sopravvivere devi adattarti ai suoi cambiamenti.

E come cambia il mercato, cambiano anche gli strumenti che vengono utilizzati per mettere i nostri servizi di fronte ai nostri potenziali clienti e questi strumenti sono usati da sempre più persone.

Essendo in molti ad utilizzare queste risorse, ci troviamo di fronte a due conseguenze:

  • Così come le persone sono nauseate dalla pubblicità, man mano che si andrà avanti arriveranno ad essere indifferenti anche al marketing fatto come si deve.
  • Il costo per acquisire un cliente è cresciuto notevolmente, quindi avere un nuovo contatto è molto più costoso di quanto fosse anni fa.

Questo accade per due motivi; il primo è per il semplice fatto che dove c’è tanta richiesta di un servizio, il prezzo aumenta, e in funzione di questo, i click sopra una tua sponsorizzata costano molto di più rispetto a prima. In secondo luogo, i tuoi concorrenti utilizzano le tue stesse strategie e quindi, per forza di cose, alla fine la vince chi può permettersi di spendere di più per “comprare” un cliente e a questo punto, la cassa condiziona non poco.

Ovviamente il cliente lo devi comprare anche quando è dentro la tua officina, con servizi ed esperienze particolari. Uso il termine comprare, perché un cliente va acquistato esattamente come si fa con un prodotto, fatto questo si trae profitto dalla relazione nel corso del tempo.

Ma visto che acquisire clienti costa sempre di più e, come hai letto qualche riga più su, è la cassa che comanda e che ti obbliga di spendere il meno possibile con il massimo risultato, si può giungere ad un’unica soluzione: è necessario essere più discriminatori possibile nello scegliere i clienti.

Bisogna essere estremamente selettivi nello scegliere i nostri clienti, facendo in modo che siano fin da subito il più “in linea” possibile con la nostra officina, perché ogni cliente non in linea che ci portiamo a casa, è uno spreco di soldi che fa tremare la cassa.

Perché l’essere enormemente selettivo nell’attirare potenziali clienti, non influisce solamente sul risparmiare soldi in marketing per l’officina, ma anche su tutta la gestione del cliente.

Se i potenziali clienti sono in target, non solo acquisteranno i servizi che la tua officina offre, ma richiederanno meno energie, meno tempo e meno soldi, durante il processo per portarli a dire “ok, affido la mia auto a te”.

Se decidi di avere a che fare solo con un determinato tipo di clienti, ovvero quelli che consideri degli ottimi clienti per la tua officina, avrai a che fare con persone che pagano senza farti le pulci ogni volta, senza farti perdere tempo e che non si inventano problemi che non esistono pur di strapparti lo sconto.

Avere in banca dati dei clienti che sono perfettamente in target, che pagano con puntualità e non ti rompono le palle, è come avere in banca dati delle persone felici del loro rapporto con te e che alla prima occasione, ti porteranno altri clienti.

Inoltre i clienti in linea con la tua officina, ti fanno incassare soldi che faranno crescere ulteriormente la tua cassa e non te ne faranno spendere in avvocati per gestire le rogne.

Capito questo puoi ripetere lo stesso procedimento all’infinito, ti potrai così permettere di spendere un pochino in più rispetto alla tua concorrenza e volta dopo volta, acquisirai un vantaggio sempre più grande nei confronti degli altri titolari di officina.

Inoltre, considerando che le persone stanno diventando sempre più allergiche al ricevimento di messaggi promozionali di ogni tipo, tu godrai di un altro “sleale” vantaggio rispetto alla concorrenza: ovvero saprai comunicare con il cliente in target nella maniera più precisa possibile e in base alle sue esigenze specifiche, così facendo, entrerai maggiormente nella sua testa e sarai in empatia con lui.

Come già detto, il mercato sta cambiando e per affrontarlo dobbiamo diventare dei cecchini con poche munizioni.

Quindi non puoi sparare a raffica nel mucchio rischiando di far saltare per aria anche la tua cassa, ma devi equipaggiarti di un fucile ad altissima precisione se non vuoi asciugare tutte le tue risorse.

Un colpo, un morto!

La tua cassa non è infinita, i tuoi colpi non sono infiniti e la concorrenza è sempre più agguerrita e armata fino ai denti, per questo ogni tuo colpo sparato deve andare a segno.

È questo il futuro del Marketing in Officina.

Qui l’efficienza si ferma e comincio io.

Se vuoi ci vediamo nel gruppo: clicca qui… Max.

L’inizio di un nuovo anno, è un momento sempre molto particolare, dove in linea di massima ci si ritrova a riflettere su quello appena trascorso, sui successi e sulle insoddisfazioni, e si pensa a cosa invece si vuole tenere nell’anno nuovo e cosa invece si vorrebbe migliorare o cambiare.

Alcuni decideranno di continuare con lo stile di vita attuale, senza cambiare nulla, mentre qualcun’altro deciderà di stravolgere totalmente la cosa.

In questo primo articolo del 2020 di Vendere in Officina, voglio parlarti di qualcosa di particolare ed esclusivo: perché qualsiasi cosa tu decida di fare, voglio aiutarti a lavorare su un brand molto speciale per il 2020.

Di quale brand sto parlando?

DEL TUO

Per questo 2020 infatti, una delle cose che ti suggerisco di non trascurare, è proprio quella di concentrarti a piantare nella mente dei tuoi clienti un messaggio che subito riconduca a te e alla tua officina.

Ma partiamo dalle basi.

Sicuramente, se non sei nuovo su Vendere in Officina o se ti sei già avvicinato alla materia di marketing, saprai che il brand è un nome, una parola che rappresenta qualcosa nella mente di una persona.

Ad esempio, se ti dico Mercedes a te verrà in mente prestigio, se ti dico iPhone lo associ subito alla categoria degli smartphone, se ti dico Texa ti viene in mente autodiagnosi.

Anche tu stesso e la tua officina siete un un brand.

Ma quale parola richiami nella mente delle persone?

Questa non è per nulla una domanda da risposta facile.

È indispensabile però stabilire un concetto:

“Solo perché un brand o un nome è conosciuto e famoso, non significa che sia un brand potente ed efficace”.

Ad esempio cos’è Samsung? Le persone sanno che si tratta di un’azienda che opera nel settore dell’elettronica, ma allo stesso tempo è probabile che diverse persone abbiano in mente diversi prodotti: smartphone, stampanti, televisori, lavatrici, frigoriferi, aspirapolveri, eccetera.

Samsung in questo senso è un marchio fiacco, perché fallisce nel suo intento di posizionare il proprio brand in maniera efficace nella mente delle persone.

Le aziende di maggior successo (non sto parlando di quelle più famose), sfruttano molto il concetto di branding.

Ed è proprio questo l’argomento di questo articolo.

Perché essere famosi non è assolutamente sufficiente: è fondante posizionarsi efficacemente nella mente di altre persone.

Devi sapere che la battaglia che affronta il marketing, non si combatte su Facebook, con le pubblicità, con le mail, o con altre supercazzole che trovi sul web sotto la voce: “Il vero segreto per…”

Il marketing ha come scopo finale, quello di vincere nella mente del cliente attivo o potenziale! Ed è li che combatte…

Fine della storia…

 

Detto questo, veniamo al dunque.

Come puoi trasformarti da normale e anonima persona ad essere o possedere un vero e proprio Brand potente da piantare nella mente delle persone?

Ci sono tre regole di base che devi seguire.

3 REGOLE PER COSTRUIRE IL BRAND DELLA TUA OFFICINA

1) Hai il giusto nome?

Noi italiani abbiamo da sempre la predisposizione a inserire il nostro cognome nelle aziende. Questa abitudine obsoleta è una delle prime cose da smantellare nel caso la tua officina si chiami con il tuo cognome.

Mentre un tempo era indispensabile, poiché si andava a riparare l’auto dal figlio di tizio, che in paese era conosciuto da tutti ed era una brava persona, nell’epoca multimediale questa cosa non funziona più. Le persone nel web cercano una soluzione e non un cognome che in paese e ben conosciuto e stimato.

Se il nome che hai scelto per la tua officina non va bene, devi cambiarlo.

Cambiare insegna non è cambiare ragione sociale. Quindi tranquillo, non devi chiamare il commercialista.

 

2) Focalizzati e specializzati, non cercare di essere bravo in tutto.

Prima di passare sotto le mie grinfie, la maggior parte dei meccanici sostiene di essere brava in tutto. Mi dicono di saper riparare qualsiasi casa automobilistica e, nel caso un lavoro non gli riesca bene, non sono loro che non sono bravi, ma è quella determinata auto che li sta facendo impazzire ad essere “una macchina di merda e gli ingegneri andrebbero appesi per le palle…”.

Tuttavia i titolari di officine di successo, sono a conoscenza che solo restringendo il proprio focus riusciranno a posizionarsi nella mente delle persone.

Essere specializzato restringendo il tuo focus ti consentirà di collocarti a tua volta nella testa del cliente, se invece non ti focalizzi e proverai ad essere bravo in tutto, finirai per non essere davvero bravo il nulla e non riuscirai a conquistare una posizione nella mente delle persone.

 

3) Sfrutta il passaparola per costruire il tuo brand.

Ora so che il tuo pensiero è:

“Eh l’ho sempre saputo io che il passaparola è la miglior pubblicità…”.

Partendo dal presupposto che il passaparola è uno strumento rapido ed efficace per costruire il tuo brand e portarlo al successo, ti avviso che se sei un generalista non ci sarà nessuna parola da passaresul tuo conto.

Se aspetti il passaparola, morirai assieme alla tua officina.

Solo specializzandoti le persone che parleranno di te daranno una sorta di certificazione al tuo brand. In pratica c’è qualcun altro che sostenendo il tuo posizionamento, ti aiuta a conquistarlo o a conservarlo.

Non esitare a restringere il tuo focus e parlare della tua specializzazione, poi cerca di ottenere pubblicità da più direzioni.

Costruire il tuo brand sarà duro e impegnativo, in certi momenti anche costoso, ma pezzo dopo pezzo, costruirai una fortezza all’interno della quale, i tuoi concorrenti non riusciranno ad entrare.

Ti auguro che il 2020, ti porti tutta la serenità e il successo che meriti.

Max.