L’officina è un’attività imprenditoriale articolata e prevede il possesso e lo sviluppo di molte abilità.
Ma non solo, essere al timone di un’officina richiede un coraggio che non tutti hanno.
Possiamo quasi dire che il coraggio, sia proprio una delle capacità che vanno padroneggiate per avere un’officina fiorente.
Ti sembrerà sciocco, ma questa è la prima abilità che cerco di riconoscere quando mi viene chiesto il servizio di Marketing Management per l’officina. Ancora prima di guardare i numeri infatti, cerco di capire se la persona che ho davanti, sia consapevole che per fare impresa bisogna accettare la visione del fallimento.
Fallire vuol dire commettere degli errori.
La persona che ha paura di commettere degli errori, è riconoscibile dal fatto che non vuole mettersi in discussione e ha paura di supportare le proprie idee e convinzioni fino in fondo, oltre che a sostenere dentro di sé, che fare ciò che gli altri non hanno mai fatto sia una pazzia, che se non lo ha mai fatto nessuno allora vuol dire che è irrealizzabile, perché nella sua mente bisogna sempre e comunque seguire la strada già battuta da qualcun altro.
Ecco, le imprese non si costruiscono così.
Le grandi aziende della storia infatti, sono state fatte da persone coraggiose che hanno messo a rischio tutto quello che avevano pur di raggiungere il proprio obiettivo.
Jobs, Ferrari, Schultz, Del Vecchio, Lauren, Rosso e tanti altri, sono tutti nomi di persone consapevoli che nel momento del lancio stavano rischiando oltre che al proprio lavoro, tutti i soldi che avevano in tasca.
Accogliere il rischio, significa mettere in campo le proprie risorse per costruire e per conquistare un reparto, un luogo o una specializzazione, come nessun’altro ha mai fatto prima.
È questo che fai quando ti focalizzi in un determinato servizio con la tua officina e ti posizioni nella mente dei clienti. È questo l’atteggiamento mentale che ridefinisce il tuo brand e lo focalizza.
Si lo so che quando ti metti a pensare a queste cose, ti assale la sensazione di smarrimento perche tutti i tuoi concorrenti hanno un’insegna 6X3 piena di servizi e io sono mesi che ti dico di segare tutto.
Nelle officine “vecchia scuola” si è sempre fatto in una certa maniera, ma tu se ti vuoi salvare devi andare controcorrente.
Lo so che fa paura, ma è un rischio che un imprenditore degno di nota, deve saper affrontare se non vuole continuare ad essere il meccanico di periferia, al quale si rivolgono solo perché non costa un cazzo.
Sostanzialmente ti sto suggerendo di uscire dal tuo capannone e di andare a conquistare territori dove nessun altro è stato prima d’ora.
Perché se hai un’officina e come unica strategia di marketing utilizzi quella di aprire il portone e aspettare perché tuo papà ti ha detto che il passa parola è l’unica soluzione, credo tu non ti possa definire un imprenditore.
A pere mio, la differenza tra un possessore di partita iva e un imprenditore, si trova proprio nel fatto di mettersi in gioco non solo investendo denaro, ma anche nel prendersi la responsabilità di innovare, scommettendo tutto sul fatto di riuscire a farcela. Questa è un’impresa!
Passare da gestire la tua officina come titolare per diventare imprenditore, significa quindi mettere in campo soldi, tempo e capacità di riuscire a conquistare una fetta di mercato dove vendere i tuoi servizi?
In realtà questa è solo la prima parte dell’attività imprenditoriale che sicuramente potrebbe dare una soddisfazione economica, ma che ha anche un punto debole.
Il fianco scoperto è che l’officina così progettata, ha una fragilità vitale che è palese nelle piccole e medie imprese, ed è data dal fatto che la vita di un’impresa dipende dalla vita del titolare.
In effetti la causa della morte professionale di molte “officine allo sbaraglio”, è collegata al pensionamento o addirittura alla scomparsa del “padrone”.
Qual è allora l’officina che resterà impressa nella storia?
Quella che saprà creare il proprio brand.
Pensa a quante aziende sono ancora in piedi nonostante non ci sia più il fondatore all’interno.
A mio avviso questi sono imprenditori che hanno fatto delle vere e proprie IMPRESE, inseguendo un sogno e scommettendo tutto quello che avevano, accettandone i rischi.
Fare impresa è riuscire a costruire un’azienda così solida che possa continuare a vivere anche dopo l’uscita di scena del suo fondatore.
Inoltre un’azienda deve possedere un brand esistente a prescindere dall’imprenditore alla quale è legata, questo è il vero valore sul mercato.
Invece la maggior parte delle officine italiane è condotta da un imprenditore che è l’unico riferimento per tutto.
Queste sono aziende che non hanno alcuna possibilità di essere vendute o passate ai figli e di conseguenza non hanno sufficienti circostanze di sopravvivenza, a meno che, il nuovo timoniere non possieda competenza e coraggio per cambiare rotta immediatamente.
Per questo motivo vedo ancora vecchietti girare con la Graziella per l’officina che loro stessi hanno creato, perché la fiducia dei clienti è ancora collegata a doppio filo alla loro presenza dentro una tuta blu.
E quando accade questo, non importa che l’officina sia nella condizione giuridica di Srl o Spa, sarà sempre un’impresa individuale legata ad una persona.
E in queste realtà, se passano 10 clienti per fare lo stesso intervento a 10 veicoli identici, avranno 10 trattamenti diversi perché “il vecchio” dovrà essere sempre l’ultimo che mette la parola sui conti.
Queste gestioni non sono più possibili.
La gestione di officine eseguita in questo modo, poteva andare bene in un periodo storico in cui effettivamente bastava aprire il postone e far sapere la propria esistenza nel territorio con una bella insegna.
Ma ora non si possono più gestire le officine in questa maniera.
La cosa fondamentale che tu ed ogni titolare di officina dovete capire, è che le officine non si possono più creare intorno ad un servizio e non si costruiscono nemmeno attorno ad una persona.
Non può dipendere tutto da te, dalla tua bravura con le mani e dal tuo gestire ogni cliente come ti gira quel giorno.
Ecco perché ti serve un brand.
Un brand forte è la tua assicurazione per evitare che un qualsiasi cambiamento sul mercato, ti tolga l’officina dalle mani.
Il tuo vero lavoro non è stare con la testa sotto al cofano, ma è quello di creare il tuo brand.
Il tuo dovere morale dunque, è imparare tutto ciò che cerco di trasferirti, senza ascoltare le cazzate che trovi in giro come “cose in officina” o altre scemenze e applicare quello che apprendi per filo e per segno.
Vendere in Officina è questo, ed è l’originale.
Puoi trovare dei professionisti che lavorano per te in maniera dignitosa, ma se non saprai dirgli quali sono i tuoi obiettivi e il budget che puoi impegnare per raggiungerli, sarà completamente inutile.
E lo sai da dove partire per evitare di creare qualcosa che non ti permetta nemmeno un giorno di vacanza?
Ovviamente dai numeri.
La tua officina è stata creata da un pazzo con un sogno, ma un sogno senza i numeri non si avvererà mai.
Alla prossima!
Max.