L’officina è un’attività imprenditoriale articolata e prevede il possesso e lo sviluppo di molte abilità.

Ma non solo, essere al timone di un’officina richiede un coraggio che non tutti hanno.

Possiamo quasi dire che il coraggio, sia proprio una delle capacità che vanno padroneggiate per avere un’officina fiorente.

Ti sembrerà sciocco, ma questa è la prima abilità che cerco di riconoscere quando mi viene chiesto il servizio di Marketing Management per l’officina. Ancora prima di guardare i numeri infatti, cerco di capire se la persona che ho davanti, sia consapevole che per fare impresa bisogna accettare la visione del fallimento.

Fallire vuol dire commettere degli errori.

La persona che ha paura di commettere degli errori, è riconoscibile dal fatto che non vuole mettersi in discussione e ha paura di supportare le proprie idee e convinzioni fino in fondo, oltre che a sostenere dentro di sé, che fare ciò che gli altri non hanno mai fatto sia una pazzia, che se non lo ha mai fatto nessuno allora vuol dire che è irrealizzabile, perché nella sua mente bisogna sempre e comunque seguire la strada già battuta da qualcun altro.

Ecco, le imprese non si costruiscono così.

Le grandi aziende della storia infatti, sono state fatte da persone coraggiose che hanno messo a rischio tutto quello che avevano pur di raggiungere il proprio obiettivo.

Jobs, Ferrari, Schultz, Del Vecchio, Lauren, Rosso e tanti altri, sono tutti nomi di persone consapevoli che nel momento del lancio stavano rischiando oltre che al proprio lavoro, tutti i soldi che avevano in tasca.

Accogliere il rischio, significa mettere in campo le proprie risorse per costruire e per conquistare un reparto, un luogo o una specializzazione, come nessun’altro ha mai fatto prima.

È questo che fai quando ti focalizzi in un determinato servizio con la tua officina e ti posizioni nella mente dei clienti. È questo l’atteggiamento mentale che ridefinisce il tuo brand e lo focalizza.

Si lo so che quando ti metti a pensare a queste cose, ti assale la sensazione di smarrimento perche tutti i tuoi concorrenti hanno un’insegna 6X3 piena di servizi e io sono mesi che ti dico di segare tutto.

Nelle officine “vecchia scuola” si è sempre fatto in una certa maniera, ma tu se ti vuoi salvare devi andare controcorrente.

Lo so che fa paura, ma è un rischio che un imprenditore degno di nota, deve saper affrontare se non vuole continuare ad essere il meccanico di periferia, al quale si rivolgono solo perché non costa un cazzo.

Sostanzialmente ti sto suggerendo di uscire dal tuo capannone e di andare a conquistare territori dove nessun altro è stato prima d’ora.

Perché se hai un’officina e come unica strategia di marketing utilizzi quella di aprire il portone e aspettare perché tuo papà ti ha detto che il passa parola è l’unica soluzione, credo tu non ti possa definire un imprenditore.

A pere mio, la differenza tra un possessore di partita iva e un imprenditore, si trova proprio nel fatto di mettersi in gioco non solo investendo denaro, ma anche nel prendersi la responsabilità di innovare, scommettendo tutto sul fatto di riuscire a farcela. Questa è un’impresa!

Passare da gestire la tua officina come titolare per diventare imprenditore, significa quindi mettere in campo soldi, tempo e capacità di riuscire a conquistare una fetta di mercato dove vendere i tuoi servizi?

In realtà questa è solo la prima parte dell’attività imprenditoriale che sicuramente potrebbe dare una soddisfazione economica, ma che ha anche un punto debole.

Il fianco scoperto è che l’officina così progettata, ha una fragilità vitale che è palese nelle piccole e medie imprese, ed è data dal fatto che la vita di un’impresa dipende dalla vita del titolare.

In effetti la causa della morte professionale di molte “officine allo sbaraglio”, è collegata al pensionamento o addirittura alla scomparsa del “padrone”.

Qual è allora l’officina che resterà impressa nella storia?

Quella che saprà creare il proprio brand.

Pensa a quante aziende sono ancora in piedi nonostante non ci sia più il fondatore all’interno.

A mio avviso questi sono imprenditori che hanno fatto delle vere e proprie IMPRESE, inseguendo un sogno e scommettendo tutto quello che avevano, accettandone i rischi.

Fare impresa è riuscire a costruire un’azienda così solida che possa continuare a vivere anche dopo l’uscita di scena del suo fondatore.

Inoltre un’azienda deve possedere un brand esistente a prescindere dall’imprenditore alla quale è legata, questo è il vero valore sul mercato.

Invece la maggior parte delle officine italiane è condotta da un imprenditore che è l’unico riferimento per tutto.

Queste sono aziende che non hanno alcuna possibilità di essere vendute o passate ai figli e di conseguenza non hanno sufficienti circostanze di sopravvivenza, a meno che, il nuovo timoniere non possieda competenza e coraggio per cambiare rotta immediatamente.

Per questo motivo vedo ancora vecchietti girare con la Graziella per l’officina che loro stessi hanno creato, perché la fiducia dei clienti è ancora collegata a doppio filo alla loro presenza dentro una tuta blu.

E quando accade questo, non importa che l’officina sia nella condizione giuridica di Srl o Spa, sarà sempre un’impresa individuale legata ad una persona.

E in queste realtà, se passano 10 clienti per fare lo stesso intervento a 10 veicoli identici, avranno 10 trattamenti diversi perché “il vecchio” dovrà essere sempre l’ultimo che mette la parola sui conti.

Queste gestioni non sono più possibili.

La gestione di officine eseguita in questo modo, poteva andare bene in un periodo storico in cui effettivamente bastava aprire il postone e far sapere la propria esistenza nel territorio con una bella insegna.

Ma ora non si possono più gestire le officine in questa maniera.

La cosa fondamentale che tu ed ogni titolare di officina dovete capire, è che le officine non si possono più creare intorno ad un servizio e non si costruiscono nemmeno attorno ad una persona.

Non può dipendere tutto da te, dalla tua bravura con le mani e dal tuo gestire ogni cliente come ti gira quel giorno.

Ecco perché ti serve un brand.

Un brand forte è la tua assicurazione per evitare che un qualsiasi cambiamento sul mercato, ti tolga l’officina dalle mani.

Il tuo vero lavoro non è stare con la testa sotto al cofano, ma è quello di creare il tuo brand.

Il tuo dovere morale dunque, è imparare tutto ciò che cerco di trasferirti, senza ascoltare le cazzate che trovi in giro come “cose in officina” o altre scemenze e applicare quello che apprendi per filo e per segno.

Vendere in Officina è questo, ed è l’originale.

Puoi trovare dei professionisti che lavorano per te in maniera dignitosa, ma se non saprai dirgli quali sono i tuoi obiettivi e il budget che puoi impegnare per raggiungerli, sarà completamente inutile.

E lo sai da dove partire per evitare di creare qualcosa che non ti permetta nemmeno un giorno di vacanza?

Ovviamente dai numeri.

La tua officina è stata creata da un pazzo con un sogno, ma un sogno senza i numeri non si avvererà mai.

Alla prossima!

Max.

Sei dubbioso se pagare le fatture, gli stipendi, la rata del leasing o gli F24? Allora questo articolo fa al caso tuo.

Sicuramente non ti è mai successo prima, so che quei soldi non li hai utilizzati per andare in villeggiatura, so che sei tra quelle persone che si fanno in quattro per tirare il carretto, che rinuncia ad ogni cosa e che odia questa condizione, non preoccuparti, capisco benissimo.

Ho visto diversi titolari di officina ritrovarsi nella tua stessa situazione che posso quasi delinearli uno per uno.

Solitamente chi legge gli articoli di Vendere in Officina è una persona sveglia e capace, alla quale è capitato qualche intoppo che lo ha scaraventato in un tormento senza fine.

La paura di non farcela, l’ansia di perdere tutto e quella sensazione di debolezza, prima o poi colpiscono ogni imprenditore in difficoltà finanziaria, o meglio, colpiscono quegli imprenditori onesti che non sopportano di avere debiti con qualcuno.

Ti senti sperduto, confuso e non sai da dove iniziare…

Il mio obiettivo mentre scrivo questo articolo è proprio quello di evitare che, preso dalla confusione, tu commetta delle stupidate che potrebbero costarti caro.

È normale che quando a guidare le tue scelte c’è l’irrazionalità, il margine di errore aumenti in maniera esponenziale.

Quindi mettiamo subito sul piatto 3 concetti che devi tenere a mente quando escono i soldi dalla tua cassa.

Le 3 domande che devi farti quando pianifichi i tuoi pagamenti per evitare il tracollo

Prendere delle decisioni con lungimiranza, ti permetterà di avere a disposizione delle regole di scelta oggettive e di non sprecare i pochi soldi che hai in tasca.

Prima di procedere verrei mettere in chiaro una cosa:

Quello che stai per leggere può essere utilizzato a fin di bene, quindi per permettere al sangue di circolare normalmente nelle vende della tua officina, oppure per comportarti in maniera sbagliata.

La scelta dipende esclusivamente dalla tua etica professionale.

Quindi parto dal presupposto che quando paghi un creditore sacrificandone un altro, non lo fai con l’obiettivo di fregare qualcuno.

Sicuramente sei una persona che vuole rispettare tutti gli impegni e pagare quello che deve, ma che non riesce a farlo perché la sua attività non incassa come dovrebbe, i margini di guadagno si sono ridotti o ha subito qualche perdita.

Quello che avvicina tutti i titolari di officina con i quali lavoro, è che hanno sul conto corrente e meno soldi di quelli che servirebbero.

Se fosse diversamente non ci sarebbe alcun tipo di problema: pagherebbero tutti.

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Prima di entrare nel vivo della cosa, vorrei spiegarti quello che non devi assolutamente fare e che sono certo, tu abbia già fatto.

1) Non pagare con piccoli acconti un po’ tutti;

2) Non cercare di tamponare un po’ qua e un po’ là.

3) Non pagare gli importi più bassi nel frattempo che recuperi soldi per quelli più pesanti.

Fare queste cose è abbastanza istintivo, perché ti sembra facendolo, di prendere in mano la situazione, di fare qualcosa e di tenere calmi i fornitori.

Voglio essere sincero, non è così.

Perché preso dall’ansia del momento, ti ritrovi a dare quei pochi soldi che hai a quello che insiste di più, ma non è mai la strada giusta da seguire.

Tutte queste attività che ti fanno sentire meglio in quel momento, ti fanno anche correre il rischio di rovinare il tuo futuro e quello della tua officina.

Stai facendo andare i soldi nella direzione sbagliata e lo stai facendo nel modo peggiore possibile.

Ma non solo…

Se non fai attenzione e la situazione si dovesse aggravare, rischi anche problemi più gravi del ritrovarti senza liquidità per tenere aperta l’officina.

Ora che hai capito quello che devi evitare di fare per non ritrovarti con il conto in rosso, veniamo alle cose utili e pratiche, che può iniziare a mettere in pratica già da domani mattina.

Come dicevamo tra le prime righe di questo articolo di Vendere in Officina, ci sono tre domande che devi porti prima di aprire il portafoglio e di decidere chi, come e quando pagare.

Sono domande importantissime che permettono di circoscrivere dei veri e propri criteri di selezione e di raggruppamento dei pagamenti da effettuare.

A seconda delle risposte che dai, crei una graduatoria in base al punteggio e stabilisci la priorità nei pagamenti.

L’efficacia nella produzione del fatturato è un criterio decisionale indispensabile quando ti mancano i soldi per pagare tutti.

In una situazione di normalità tu hai entrate ed uscite regolari, una lista di clienti, una di fornitori e una di creditori.

In una situazione anomala come quella di insufficiente liquidità invece, devi fare una selezione accurata.

Veniamo quindi alle domande che devi porti per decidere quale pagamento è il più conveniente per te.

Domanda numero 1

Il pagamento che sto per effettuare mi serve per produrre nuovo fatturato?

Quando arriva il momento di ridurre le spese, tu come molti altri titolari di officina tendi a tagliare sui costi più facili da ridurre. E le prime cose che sono coinvolte in questo genere di tagli, sono le iniziative commerciali. L’errore che comporta questo taglio è enorme, io capisco che l’officina può andare avanti lo stesso, certo, ma fino ad un certo punto.

Quando fai questo tipo di scelta stai sacrificando il fatturato di domani per ridurre i costi di oggi, ma se riduci i costi di marketing oggi, domani sarai sempre nella situazione di oggi, quindi in assenza di liquidità.

Ricordati sempre quello che hai appena letto.

So che a primo impatto ti sembrerà paradossale, ma in un momento di difficoltà, decidere di pagare l’affitto del capannone rinunciando ad iniziative commerciali, è follia pura.

Ovviamente, chi ha potere decisionale su quali pagamenti sono prioritari, oltre che la cassa, sono le garanzie rilasciate ai creditori.

Domanda numero 2

Quali garanzie hai rilasciato ai tuoi creditori?

Partiamo dal presupposto che ci sono diversi tipi di garanzie e che quello che hai fatto in passato, decreta i binari nei quali sei costretto a viaggiare in futuro.

Ricorda: non devi mai dimenticarti il grado e la tipologia di garanzia che hai rilasciato.

Perché solo le garanzie che creano la prelazione dei tuoi pagamenti.

Perché potresti ritrovarti ad affrontare sanguinosi piani di rientro su debiti meno garantiti e poi scoprire che sei in sofferenza bancaria sul muto ipotecario, mettendo a rischio la casa.

Questo è un errore che rischia di farti perdere tutto il patrimonio nel giro di due firme.

Domanda numero 3

Posso sostituire il fornitore?

Il grado di intercambiabilità del creditore è un altro fattore che determina se una scelta è giusta o sbagliata.

Quel fornitore, lo poi sostituire?

Solitamente un’altra tendenza che solitamente si ha, è quella di cadere alle minacce del creditore più insistente: più il fornitore è comprensivo, meno viene pagato e viceversa, più è aggressivo, più è facile che riceva il suo pagamento puntualmente.

Costruire e gestire nuovi rapporti di fornitura, sono elementi fondamentali che stabiliscono il successo o il fallimento della tua azienda, in un momento di crisi finanziaria.

Rispondere a queste domande in maniera concreta, ti permetterà di non consumare liquidità quando le emozioni negative prenderanno il sopravvento.

Ma non è tutto.

Se vuoi che la situazione cambi, devi sapere cosa rischi facendo una scelta anziché un’altra e devi fare azioni che ti permettano di ridurre al minimo questi rischi.

Io suggerisco sempre di analizzare nel dettaglio tutti i numeri.

Non trascurare nessun costo, nemmeno il tuo compenso, prendi carta e penna e scrivi chiaramente tutto ciò che esce dalla tua officina e tutto ciò che entra.

Inserisci anche finanziamenti, leasing e ammortamenti vari, gli interessi che devi alla banca, ogni singolo euro.

Con questo foglio tra le mani puoi programmare le uscite, ma solo dopo essersi posto le domande che ti ho rivelato in queste righe.

Anche se la tua cassa è limitata non tagliare mai totalmente i costi di marketing, piuttosto concentrati su azioni che possono portarti immediatamente del fatturato, ad esempio una campagna per riattivare un cliente perso.

In un momento angoscioso come la mancanza di liquidità, non pensare di poter destinare tutte le tue risorse per pagare i fornitori.

Il tuo obbiettivo è quello di fare in modo che l’azienda non si fermi, il motore della tua officina non deve spegnersi, perché finché rimane in moto, c’è sempre la possibilità di cambiare completamente il suo futuro.

Ricorda: usa quello che hai imparato in questo articolo in maniera etica mi raccomando. I fornitori vanno sempre pagati, non tirargli mai il chiodo.

Ci rivediamo da queste parti…

Non mollare mai!

Max.

Bruce Wayne, appena tornato a Gotham City dopo un lungo addestramento nella Lega degli Assassini, inizia subito a mettere in pratica delle tecniche di combattimento infallibili, che accompagnate dalla teatralità fanno nascere Batman.

Prima di affrontare l’argomento di cui ti parlerò su questo articolo, vorrei farti ragionare su questo.

Credo che nessuno possa discutere sul fatto che le capacità di combattimento di Batman, non variano minimamente a seconda che lui sia o meno all’interno del suo costume.

Sicuramente sotto il mantello ha delle armi e una corazza molto resistente che lo protegge dai colpi, ma queste cose le potrebbe portare con sé ed utilizzarle con maestria, anche se non si vestisse da pipistrello nero come la morte.

Ma il suo costume ha uno scopo ben preciso: terrorizzare i criminali.

Stiamo parlando della stessa persona, ma a differenza di Bruce Wayne che si muove per la città con una Lamborghini, vestendo un abito di sartoria sopra una camicia bianca, Batman indossa una maschera terrificante e si aggira nell’oscurità calandosi con un cordino d’acciaio a testa in giù, motivo per cui i suoi nemici se la fanno sotto dalla paura.

E la paura, riduce al minimo la combattività dei criminali, che potendo decidere sono più portati a scappare piuttosto di affrontare l’uomo dal mantello nero.

Se hai visto il film, avrai notato come Batman dedica la massima cura ad ogni minimo dettaglio.

Al di là delle armi efficaci, ogni oggetto ed ogni dettaglio del suo costume, doveva essere come voleva lui e serviva a rafforzare il suo personaggio di particolarità che potessero spaventare i suoi nemici.

Ogni non curanza gli sarebbe potuta costare la vita.

Anche quando Lucius gli mostra il prototipo di quella che in un secondo momento diventerà la Bat-Mobile, Bruce Wayne chiede immediatamente se è possibile averla nera.

E questa cosa non la fa perché il nero va con tutto.

La Bat-Mobile deve essere nera come la notte, come la maschera e tutto il costume, come l’oscurità dove lui si muove per combattere il crimine, nera perché tutto sia più terrificante possibile.

E se tu sei titolare di un’officina, dovresti cominciare a ragionare come Batman se vuoi sconfiggere i tuoi nemici (concorrenza) e salvare i buoni (clienti).

I nemici sono tanti, forti e potenti, ed hanno molte più risorse di te che sei da solo.

Solo come Batman…

Teatralità e inganno sono armi potenti Alfred… è un buon inizio! “Tratto dal film Batman Begins”.

RACCOGLI IL TUO CORAGGIO E VAI A SALVARE I CLIENTI DALLE GRINFIE DELLA CONCORRENZA

Nel dover mettere i servizi che offre la tua officina sul mercato, ti ritroverai molto spesso a competere con tutta una serie di difficoltà: aziende molto più grandi e potenti di te e officine gestite da cazzabubolari che “ingannano“ il cliente per poi percuoterlo senza pietà.

Se provi ad affrontare questi nemici frontalmente, finiresti subito per essere fatto a pezzi, devi quindi imparare a muoverti nell’oscurità e senza dare nell’occhio.

COME RIUSCIRE A SALVARE I CLIENTI DALLA CONCORRENZA QUANDO SEI SOLO E PIENO DI NEMICI COME BATMAN

Per riuscire a penetrare nel palazzo dove i tuoi clienti sono tenuti in ostaggio, devi strutturare degli attacchi mirati, mai frontalmente ma ai fianchi, magari dove i tuoi concorrenti sono troppo deboli e indifesi, ma soprattutto dove non si aspetterebbero mai di essere attaccati.

È doveroso fare una precisazione: quello che sto per dirti richiede una notevole capacità strategica sia a medio che a lungo termine.

Quindi, se ad esempio non ti sono ancora chiari i concetti più basilari come ad esempio “che l’estensione dei servizi offerti è un’illusione di una crescita breve termine, ma che causa dei danni all’officina nel lungo periodo”, meglio se lasci questo articolo da parte, per magari tornarci sopra in un secondo momento.

Devi attaccare i tuoi concorrenti ai fianchi per rubargli una fetta di mercato.

Con rubare una fetta di mercato voglio dire che il concorrente che attaccherai, continuerà magari a rimanere quello con l’officina più “grossa” che c’è nella tua zona, più conosciuta, più forte, più potente e più ricca.

La tua però nel frattempo crescerà, perché quelle che per una grande azienda sono briciole che gli porti via, per te sono una montagna di soldi.

Portare questo genere di attacco implica che dovresti già aver scelto una categoria in cui posizionarti, una nicchia che per quanto possa essere piccola appartiene solo a te.

Per fare attività del genere, devi essere attento e scrupoloso come lo è Batman.

Devi avere una lungimiranza strategica nel medio e nel lungo periodo e devi essere tra i primi ad offrire un certo tipo di servizio.

Se la tua officina non soddisfa questi parametri, ti fermi qui.

Non puoi fare marketing di nessun tipo, non ti serviranno le parole magiche da dire in fase di accettazione e non ti servirà nemmeno nessuna competenza per scrivere post su Facebook.

Capito il fatto che senza una strategia non riuscirai mai ad avere successo con la tua officina, bisogna affrontare un’altra questione:

Quando devi attaccare qualcuno, specialmente se devi farlo dove non se lo aspetta, cerchi di farlo anche quando non se lo aspetta… In sostanza un attacco a sorpresa.

Tendenzialmente però quando si vuole mettere un servizio sul mercato, si fanno prima dei test per evitare di mettere a rischio tutto il proprio capitale.

Il problema è che se fai dei test, rendi pubblico a tutti che cosa stai facendo e quindi perdi il fattore sorpresa; il tuo nemico a questo punto potrebbe eseguire delle contromisure e di conseguenza strapparti quella nicchia in cui volevi arrivare primo.

Per questo ti dico che servono abilità strategiche e di lungimiranza per muoversi in una realtà difficile come la nostra.

Quindi se i test non li fai con i tuoi già clienti, dovresti cercare di anticipare quale sarebbe la risposta della concorrenza ai tuoi test.

  • Se dovesse accorgersene?
  • Prenderebbe provvedimenti?
  • Con quale velocità e quali risorse a rispetto a te risponderebbe al tuo attacco?
  • Anche se volesse fare qualcosa, sarebbe in grado di prevedere e prendere provvedimenti o sarebbe costretto a guardare fiaccamente le tue mosse per mancanza di cassa?

Solo tu puoi dare risposta a queste domande.

Siamo seri… Nel fare si corrono dei rischi, ma è anche vero però che se stai fermo le cose non cambieranno mai.

Dipende tutto dal tuo caso specifico (che situazione hai davanti) e da te (quanto sei disposto a rischiare).

Per stare al timone di un’officina ci vuole il coraggio di Batman: coraggio nelle scelte che bisogna, prendere nonostante la fuori il contesto sia ben poco diverso dalle ostilità di Gotham City.

Detto questo, ti invito a fare attenzione riguardo ai test di mercato. Nel posizionamento e soprattutto nell’ambito che stiamo affrontando ora, ricerca e lungimiranza non hanno lo stesso valore.

Sicuramente, se tempo fa quelli di Apple fossero andati in giro a chiedere alle persone, se fossero state interessate all’acquisto di uno Smartphone da 1000€, si sarebbero sentiti rispondere con offese alla mamma. Ma Apple, essendo stata timonata da chi la vista ce l’aveva lunga, sappiamo tutti come sono andate le cose.

Prima di vedere insieme alcuni esempi di tattica di attacco, c’è un’ultima caratteristica che devi fare tua quanto prima.

NEL MARKETING IN OFFICINA SI INVESTE SUL CAVALLO PIÙ VELOCE.

Mi capita molto spesso di vedere officine (ma anche aziende che operano in altri settori), erogare diversi servizi.

Di questi servizi erogati, uno o al massimo due sono remunerativi per una buonissima percentuale, mentre tutti gli altri sono più che altro un dispendio di risorse ed energie.

Sai cosa fanno i titolari di queste aziende?

Commettono un errore gravissimo che magari commetti anche tu: cominciano a investire sei servizi che “vanno” meno per cercare di portarli al livello degli altri.

QUESTA COSA NON S’HA DA FARE… MAI!

La mossa giusta è di continuare a investire risorse ed energie sui quei servizi che già stanno andando bene.

Fine…

“MA io… Pensavo!”.

Ho detto fine…

Trovata la tua specializzazione (perché di quello stiamo parlando), grazie alla quale con un attacco al fianco sei riuscito a ferire il tuo nemico, sottraendogli una fetta di mercato, il più grande errore che puoi fare a fermarti.

Quando durante il combattimento sei riuscito a infilare il coltello in un fianco, lo devi spingere sempre più a fondo. Se quel servizio o quel modo di lavorare che la tua officina sta padroneggiando, e quella strategia si è dimostrata efficiente nel rubare una fetta di clienti al nemico, devi continuare ad insistere su quel punto, cercando di migliorare il migliorabile.

Ribadendo quanto visto fino a qui, per attaccare la concorrenza e rubargli una fetta di mercato devi:

1) Avere lungimiranza strategica nel medio e lungo termine (conoscere bene la tua realtà, i tuoi concorrenti e il mercato in continua evoluzione);

2) Padroneggiare una nicchia specifica;

3) Lanciare un attacco a sorpresa nella totale oscurità della tua concorrenza, in funzione di quanto hai bisogno di testare, ma soprattutto di quanto hai coraggio di rischiare;

4) Una volta che nemico ferito non fermarti! Investire sempre di più sul posizionare il tuo servizio, sarà l’equivalente di girare il coltello nella piaga.

In quanto titolare di officina, devi assolutamente rubare una fetta di clientela ai tuoi competitor mediante la strategia della specializzazione in un determinato tipo di servizio.

In questo articolo ho cercato di farti chiarezza, ma resta il fatto che, come abbiamo visto prima, come ha fatto Batman a Gotham City, una città pericolosissima e piena di poliziotti corrotti e criminali, è sempre una questione di coraggio.

Come dico sempre, stare al timone di un’officina non è un mestiere per fighette, per timidi o deboli di cuore. Per questo motivo devi essere uno stratega che considera tutte le eventualità e che sa prendere decisioni coraggiose.

Solo così nessuno riuscirà a colpirti alle spalle.

La Bat-Mobile è pronta signore… Che la missione abbia inizio!

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Se invece vuoi interagire con me e i tuoi colleghi, ti aspetto nella Bat-Community.

Ci vediamo da queste parti… Passo e chiudo!