Quando guardi ai risultati ottenuti dal marketing delle grandi aziende, sicuramente provi anche tu il desiderio di imitarne la creatività e vieni colto da un forte senso di insoddisfazione, pensando che mai e poi mai arriverai a risultati tanto brillanti.

Non posso dirti se li avrai o meno, ma posso assicurarti che non sono le idee geniali il tramite per avere il marketing in officina che funziona e porta i risultati sperati.

Sai cosa determina se avrai risultati o meno con il marketing in officina?

La strategia ovviamente!

Quando vedo che solo poche officine (a parte quelle PRO) testano qualsiasi aspetto del loro marketing o confrontano le loro campagne con quelle della concorrenza rimango di stucco, perché per me è inconcepibile sapere che molti titolari di officina, decidono di lasciare il loro futuro e il loro successo, nelle mani di decisioni e ipotesi scellerate e soggettive.

“Max ma se i test sono così importanti, perché così pochi li fanno?”.

La mia esperienza mi porta a garantirti, che esistono tre tipi di titolari di officina quando parliamo di marketing.

  • Il titolare di officina totalmente orientato al lato finanziario. È quella persona paurosa e limitata dal conto economico della sua impresa. Soggetti di questo tipo sono preoccupati di fare il passo più lungo della gamba e andare oltre a ciò che ritengono sicuro e stabile. Ma lascia che ti dica una cosa molto importante: testare non significa per forza scegliere nuove tecniche e nuovi metodi. Ma anche se qualcosa ha funzionato per te per anni, non c’è motivo per cui non dovresti testarlo creando delle statistiche, perché la maggior parte delle campagne non arriva mai nemmeno lontanamente vicino a realizzare il pieno potenziale, per questo i test sono l’unico modo per essere sicuri che tutto quello che viene fatto e messo in pratica sia curato e ottimizzato.
  • Nel secondo gruppo invece, troviamo le persone eccitate dalla novità. Si tratta infatti di titolari estremamente orientati a sperimentare, provare cose nuove lanciandosi in ogni nuova avventura che gli capiti sottomano. Si stimolano con nulla e non si preoccupano minimamente di capire se quello che stanno per affrontare comporta dei rischi o se si traduce in risultati positivi per la propria officina. Io sono un grande sostenitore di chi ha lo spirito intraprendente, ma l’ambizione e l’impulso non possono sostituire un’attenta analisi.
  • Per ultimi ci sono quelli de “Il marketing non serve!”, ma questi con me hanno ben poco a che fare.

Per non rischiare ed essere sicuro dei risultati che otterrai, quello che devi fare è testare continuamente.

Il mercato ti dice sempre il modo migliore di procedere: le tue ipotesi potrebbero essere più o meno veritiere ma l’unico modo per essere sicuri è continuando a testare sempre.

Non è possibile stabilire in anticipo quali saranno le richieste del mercato o quali saranno i migliori strumenti di marketing da utilizzare, per questo motivo devi assicurarti delle risposte a questi elementi facendo dei test.

Dopo tutto, non puoi massimizzare l’efficacia del marketing in officina o sapere come utilizzare al meglio i tuoi investimenti se non sai come sfruttare al meglio il tuo tempo e le opportunità che ci sono la fuori.

marketing in officina

Lo stesso vale anche con le tue tariffe

L’immagine mentale che un cliente lega alla tua officina, dipende anche dal prezzo. Ma il prezzo (magari del costo orario) non piò essere aumentato a casaccio come insegna qualcuno. Il prezzo può essere aumentato solamente se sei in grado di posizionarti correttamente, ma per stabilire correttamente il giusto prezzo, bisogna fare degli opportuni test e delle opportune verifiche per non cadere nella guerra dei prezzi.

Avere il prezzo più basso infatti, non significa sempre vendere di più, anche se questo è quello che le persone normalmente credono. Il prezzo più basso ti porta solamente ad attirare dei cacciatori di sconti.

Testando tutti i diversi approcci e/o sistemi che potresti adottare nel tuo marketing in officina, scoprirai che alcuni di questi saranno migliori degli altri e capirai cosa mettere in atto.

Questo ti portare ad un aumento significativo di richieste da parte dei clienti e potenziali clienti.

È divertente farlo? NO!

È efficace? DECISAMENTE SI!

La grafica di una pubblicità rispetto un’altra, come scrivere una mail rispetto un’altra, una fascia oraria contro un’altra, un’offerta speciale contro il prezzo pieno, confrontare i testi dei messaggi… Potremmo andare avanti per ore, le possibilità sono davvero infinite.

Se non stai testando il tuo marketing in officina, è possibile che tu stia facendo affidamento su approcci sbagliati (magari con testi e grafiche che qualcuno ti hai inviato dopo un corso), per questo motivo, la tua officina non sta performando come dovrebbe e questo ti impedisce di raggiungere il tuo pieno potenziale.

Quando inizi a testare, non dovrai mai preoccuparti di commettere errori di questo tipo: è sufficiente però cominciare a fare il test. Cominciando in piccolo e senza spendere tanto, avrai comunque in cambio delle informazioni che ti porteranno dei dati indispensabili.

Ad esempio, un titolo in un annuncio potrebbe fare la differenza tanto quanto la grandezza dell’annuncio.

Testare questi elementi ti permetterà di ottenere una gran verità e dei risultati che ti permetteranno di elaborare e infine scegliere la soluzione migliore, quella che ti permetterà di massimizzare i tuoi risultati.

Se combini insieme i vari test, avrai un marketing per l’officina che funziona e che le permetterà di crescere in maniera sbalorditiva.

Proporre in modo diverso ciò che stai offrendo, ti porta a rafforzare il tuo posizionamento.

Infatti, è possibile confrontare il numero di risposte, il traffico generato, le prospettive e vendite derivanti da determinate pubblicità: per esempio, potresti capire che riesci ad acquisire più tagliandi grazie al marketing online, ma magari per la revisione è più efficace una lettera di carta.

marketing in officina

A questo punto, tutto quello che devi fare è segmentare i clienti per auto, servizio, numero delle volte che vengono in officina da te in un anno. Più scrupoloso sei, più sarà efficace quello che fai dopo.  Infatti, tutto questo ti permetterà di capire come i tuoi materiali possono performare e scegliere quelli che hanno ottenuto migliori risultati.

Ti consentirà inoltre, di creare la tua offerta di punta che continuerà ad essere il tuo migliore gancio fino a che non ne troverai uno migliore, sempre testando nuove soluzioni ovviamente.

“Max ma come faccio a capire quali sono i risultati migliori dei miei test?”.

Prima di tutto il numero di conversioni, poi il prezzo, poi i testi (copy), le vendite successive, le liste che rispondono di più e via via tutti gli altri elementi.

In secondo luogo tieni traccia accuratamente dei risultati, confrontando i vari elementi e scegli quelli che portano i migliori risultati.

Il più delle volte, la miglior combinazione tra questi elementi si rivela essere la soluzione migliore.

La cosa migliore è la costanza nel tempo, perché se continuerai a testare gli stessi elementi del tempo, in futuro avrai la possibilità di incrociare i dati passati con quelli nuovi appena ricavati.

Un solo piccolo o impercettibile cambiamento può portare risultati radicalmente diversi…

Ma non saprai mai dove stai andando se non testi costantemente nel tempo, e perderai per questo un gran numero di opportunità.

La chiave per il test è tenere traccia di ogni elemento, oltre che avere il giusto supporto per il marketing in officina, cosa che in questo momento storico puoi trovare solo con OfficinaPro.

La strada per il successo è lunga, complessa e piena di curve, ma parte da alcune basi solide: testare il tuo marketing in officina costantemente, è una di queste.

Ci vediamo da queste parti…

Max.

Sembra che il nostro paese si sia cacciato in un enorme casino e che non si riesca a venirne fuori. Alle 06:30 di ogni mattina, passo puntualmente in rassegna i quotidiani online e leggo di “economia stagnante”, di “Italia che è il fanalino di coda dell’Europa”, e altre notizie del genere.

Queste notizie piegano tutti noi, liberi professionisti, artigiani, imprenditori medi e grandi.

Non ci bastava la botta del 2008, ora dobbiamo smazzarci anche questa pandemia, che mi auguro non porti ad un ulteriore crollo e ridimensionamento del tessuto imprenditoriale italiano.

Le persone non vogliono più spendere, vanno dai cinesi, dagli abusivi, comprano su Amazon dopo aver provato in negozio e quando acquistano, sembra che quello che gli importa sia solo la questione prezzo.

Tutti noi ci stiamo facendo convincere che questa cosa sia vera, quindi come stiamo reagendo?

Lamentandoci (in primis, perché è la cosa che sappiamo fare meglio) tirando i remi in barca aspettando che qualcuno faccia qualcosa, nell’attesa che passi la tempesta.

I titolari di officina, come unica grande strategia per avere clienti, stanno reagendo aprendo i portoni e poi, a portoni aperti, si siedono sul banco a fumare. Ovviamente chiudendo ad agosto quando le persone magari possono aver bisogno, essendo loro in ferie e avendo più tempo libero per lasciare ferma un’auto, un furgone o un camion.

“Ma è giusto eh? Bisogna stare in famiglia… e se non chiudi per ferie ad agosto, in paese pensano che sei un morto di fame…”.

Poi ci sono quelli più bravi, che stanno reagendo alla situazione continuando a non investire in marketing nemmeno un euro, perché “è il cliente che deve venire da noi, perché noi offriamo un servizio al giusto rapporto qualità prezzo…”.

Se leggiamo i giornali, sembra che questa situazione di merda sia indipendente dalla volontà del singolo soggetto, sembra che la colpa di tale situazione dipenda esclusivamente da cose incomprensibili, come il PIL, l’economia, lo spread ed altre “scienze” del genere.

Per questo motivo il titolare di officina o piccolo imprenditore in genere, si sentono impotenti e reagiscono nel modo peggiore possibile, riducendo gli investimenti di marketing e consegnando la propria attività a morte certa, mentre rimangono a guardare fermi e disarmati.

Se analizziamo la situazione, scopriamo che ci sono altri fattori che determinano la mancanza di clienti e che non hanno nulla a che fare con la crisi e l’economia, ma che invece sono sotto il controllo del titolare di officina.

Il primo è la totale assenza di un modello chiaro e differenziante per la propria officina. Che è il fulcro di come trovare nuovi clienti, che tra l’altro, dovrebbe essere il primo compito di ogni titolare di officina.

Nel settore delle officine di autoriparazione abbiamo un grosso problema quando si tratta di fare impresa: al comando delle officine ci sono le persone sbagliate.

Stai calmo che ora mi spiego…

Non sto dicendo che i titolari di officina non siano brave persone e con sani principi, disposte a sacrificarsi per risolvere un problema, lavorando fino a tardi sacrificando sicuramente chi è a casa.

Anzi, io sono quello che ha battezzato i titolari di officina come “gli eroi con la tuta blu” e lo dico seriamente.

Il problema però, è che al timone delle officine di solito c’è un tecnico specializzato che decide di mettersi in proprio, quindi in questo settore non c’è una cosiddetta “classe imprenditoriale”, ma abbiamo tecnici e operai che si staccando dall’ex titolare e, nella maggior parte dei casi, gli aprono nel raggio di pochi km per fargli concorrenza.

Tutto questo condito con la fantastica strategia del “faccio quello che fa Gino Brugola ma mi paghi di meno”, cosa che porta ad un’assurda e al quanto inutile gara verso il ribasso dei margini e ad un danno irreparabile per tutto il comparto delle officine.

Avere questo tipo di individui al comando delle officine, ci ha portato da “il meccanico è un lavoro furbo e dove si guadagna un botto” a ”porca troia, guadagno meno dei miei dipendenti!”.

Un altro dato fasullo, è che quando guardi il telegiornale o leggi i giornali, ti viene detto che le PMI sono l’ossatura della nostra economia.

Questa notizia non corrisponde del tutto al vero, perché l’economia italiana è tenuta in piedi dalle Micro Imprese.

Una micro impresa è catalogata come un’impresa che fattura sotto i 2 milioni e che conta meno di 10 persone nel suo organico.

Considerando quindi che nel 95% le imprese italiane hanno questa caratteristica, chi tiene in piedi il paese sono le micro imprese e indovina un po’ dove sono classificate le officine? Esatto proprio li.

Uno dei motivi principali per qui l’officina è destinata a rimanere li e non crescere minimamente, è proprio quello di cui stiamo parlando: quando a capo dell’officina c’è il tecnico con la voglia di mettersi in proprio e non uno che di mestiere fa l’imprenditore (fidati che realtà gestite in maniera imprenditoriale esistono e stanno facendo un ottimo lavoro), oltre ad un certo livello è impossibile andare.

Sicuramente era possibile ai tempi degli “Yuppies – I giovani di successo” durante la “Milano da bere” ma non è più così.

Ma quindi Max cos’è nello specifico un imprenditore?”

Uno dei miei maestri, Frank Merenda, sostiene che “un imprenditore è un esperto di marketing che sa leggere un bilancio”. Personalmente ho voluto smontare questa teoria per generarne una di mia:

Se non sai leggere i numeri, non puoi fare l’imprenditore.

Spiegato in maniera più chiara, quando hai aperto la tua partita iva hai smesso di essere un meccanico, e “sulla carta” sei diventato un imprenditore, e un imprenditore è un esperto di come si trovano clienti per la sua attività.

Quindi se hai una partita nella schiena, devi fare marketing altrimenti non mangi.

Quello che sai fare con le mani non è più il tuo lavoro.

Devi capire che siamo tutti nello stesso settore, ossia quello della vendita… non è a caso che questo ambaradan si chiami Vendere in Officina, non sono proprio così scemo.

Prova a pensare…

  • La parrucchiera di tua moglie, lavora nel settore della vendita e del marketing ed è specializzata a sfilargli 100€ dal portafoglio per taglio, piega e tinta, senza che tu noti la differenza.
  • Il titolare della pizzeria del tuo paese, lavora nel settore della vendita e del marketing con la specializzazione di fare pizze.
  • L’idraulico lavora nel settore della vendita e del marketing, con la specializzazione di rifarti il bagno.
  • Il ristoratore idem…

Se tu prendi il settore delle officine, 50 anni fa nascevano come estensione del garage di casa, dove all’interno ci lavorava il titolare, la moglie che “faceva i conti” e i figli lavoravano nelle fosse o sotto le auto alzate con il crick. Oggi non è più così ne a livello di struttura, ne a livello di clientela che non si sa bene da quale parte debba arrivare. Il “passa parola” dei bei tempi che furono non è più affidabile. Non puoi più pensare di lavorare in totale assenza di marketing e se quando apri i portoni i clienti non arrivano, è colpa della crisi, quando magari non hai nemmeno uno straccio di sito web decente.

Poi hai voglia che la gente non viene, non esisti…

Vogliamo parlare che apri alle 08:00 quando i tuoi clienti cominciano a lavorare e che chiudi alle 12:00 perché devi andare a mangiare? Pensa che sono gli stessi orari nei quali anche i tuoi clienti sono al lavoro, ma ti pare normale?

E alle 18:00?

“Eh io dopo una giornata di lavoro devo andare a nuoto, a yoga, in palestra, in MTB… mica posso star li ad aspettare il cliente.”.

In un mondo dove tutto è a portata di click e tu non hai una presenza online decente, è colpa della crisi?

In un mondo dove all’amante rispondi a mezzanotte, è possibile che nel giro di 4 ore non riesci a fare un prospetto di spesa al cliente?

Parliamo di crisi?

Ma al di la di questo, quale dovrebbe essere il compito di un titolare di officina, oltre che a sforzarsi a tirare il portone e ad accendersi la sigaretta?

Il primo compito dovrebbe essere quello di comunicare chiaramente ai clienti perché dovrebbero scegliere la sua officina, piuttosto della “Gino Brugola Autoriparazioni”.

Ovviamente questa cosa la devi fare sempre tenendo l’occhio sulla concorrenza, per evitare di creare l’ennesimo inutile clone di qualcosa che già esiste, perché altrimenti torniamo a competere solo sul prezzo, battaglia che può vincere solo chi ce l’ha più grosso: il fido in banca, cosa avevi capito?

Inoltre dovresti essere in grado di scegliere gli strumenti (o i fornitori) di marketing, più adatti per comunicare la tua idea ai tuoi clienti potenziali. La migliore soluzione specifica per le officine che ad oggi esiste sul mercato la puoi trovare qui: officinapro.com

È vero, a livello legislativo siamo messi molto male, la burocrazia fa passare la voglia di alzarsi dal letto ai grossi industriali, figuriamoci ad un titolare di Officina.

Ma è per questo che ho creato Vendere in Officina, perché so che mi sto rivolgendo agli EROI CON LA TUTA BLU. Perché so che se sei arrivato a leggere fino a qui, sei molto meglio di quello che ho descritto qualche riga più su.

Sei migliore, vuoi essere migliore, puoi essere migliore e sicuramente sarai migliore un giorno.

Questo a patto che tu decida di cambiare mentalità e soprattutto che tu capisca cosa fai di mestiere.

Puoi farlo da solo o con il nostro aiuto ->(cliccando qui)<-, qualsiasi sia la tua decisione in questo momento dipende solo da te, per quanto mi riguarda, mi trovi sempre da queste parti.

Max.