Da quel periodo, se pur cambiando mansione, non ho più lasciato il settore dell’autoriparazione.
Dopo varie esperienze come dipendente, nel 2003 apro la mia officina dove investo tutti i miei risparmi, le mie energie e la mia vita.
Ben presto però mi rendo conto che nel mercato ci sono molti corsi di formazione tecnica e zero di formazione per fare l’imprenditore. Cercavo qualcosa di specifico per il settore automotive senza trovare risposta.
Quasi inconsapevole di quello che stavo facendo, punto tutte le mie energie sui servizi, per far vivere ai miei clienti l’esperienza migliore possibile!
Qualche anno dopo, capisco inoltre che c’è un drastico cambiamento proprio dovuto all’avanzamento tecnologico dei veicoli con conseguente calo della domanda. Il tutto è aggravato dalla drammatica situazione economica che ha visto il ridimensionamento del tessuto imprenditoriale italiano.
C’è qualcosa che non mi torna.
Mi rendo conto che senza un riferimento serio, questo settore non può andare avanti come andava fino ai primi anni 2000, dove bastava solo aprire i portoni e avere voglia di lavorare.
Il problema è che il riferimento non c’è, o meglio, non c’era fino ai giorni nostri.
A metà del 2009, dopo aver analizzato la situazione, decido di vendere tutto e di andare a lavorare nel settore del marketing e della vendita a livello professionale. Non è stato facile lasciare andare il sogno che avevo da ragazzo con la passione dei motori e il mio migliaio di clienti, ma la via imprenditoriale molte volte richiede scelte coraggiose.
Quindi a trent’anni ricominciai da capo.
Stabilii però, che avrei fatto qualcosa in merito alla situazione che stavano attraversando i titolari di officina di autoriparazione.
Cominciai così a studiare la disciplina del marketing e della vendita.
Per un susseguirsi di coincidenze, dal 2012 collaboro con una multinazionale Tedesca che offre servizi alle officine di autoriparazione e assieme ai miei colleghi, seguiamo circa diecimila officine sparse per tutto lo stivale e nel frattempo il mio percorso di studi prosegue sia in Italia che all’estero, dove seguo i più grandi maestri al mondo.
Lavoro a stretto contatto con i titolari di officina di paese, con amministratori delegati di grossi gruppi di concessionari, con ispettori tecnici e commerciali delle case costruttrici di veicoli, dove riesco a mettere in pratica e a far mettere in pratica le mie competenze con degli ottimi risultati.
Oggi nel 2019, un meccanico del nord-est ha esattamente gli stessi timori di un meccanico del centro-sud. I problemi sono sempre gli stessi, e sono quelli che avevo fiutato io 10 anni fa. L’avanzamento tecnologico che riduce drasticamente i passaggi in officina, i dipendenti che si faticano a trovare, la concorrenza sleale e il ricambista che vende i filtri a prezzo scontato al cliente. Che poi magari pretende anche di portarseli via quando viene a fare il tagliando da te!
Ci ho messo 10 lunghissimi anni, ma non potevo entrare di prepotenza in questo settore ad aiutare i miei fratelli autoriparatori, se prima non fossi stato sicuro che quello che dico funziona perché testato all’interno dei clienti ai quali offro le mie consulenze.
Quindi se mi stavi aspettando, scusa il ritardo…
Di fatto in questi dieci anni, il mio pensiero è sempre stato quello di prendere in mano questo settore e mettere a disposizione degli autoriparatori le mie competenze, per far sì di trasformare il meccanico in “Meccanico Venditore”, ma per farlo ho dovuto decodificare tutte le regole del marketing, per poterle riadattare in maniera sartoriale alla quotidianità dell’officina.
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Max is back…